Nella generale cementificazione che negli ultimi anni ha riguardato l’intera nostra regione, può risultare consolatorio o comunque significativo sapere che esistono anche dei progetti di difesa e preservazione di alcune aree di pregio naturalistico. E’ il caso di Boscovecchio, un’isola all’interno del corso dell’Adige, a metà strada tra il comune di Masi, in provincia di Padova, e Badia Polesine, in quella di Rovigo, dove i rispettivi sindaci in sinergia con WWF di Rovigo, stanno portando avanti un progetto denominato “Schiribilla 40.0” di rinaturalizzazione dell’area. Si tratta infatti di un sito fluviale, completamente dimenticato dalla storia da quando un taglio ad opera degli ingegneri veneziani, il Taglio delle Rocche Marchesane, alla fine del XVII secolo, retificò l’andamento sinuoso del fiume in quella zona. Così accadde che la terra un tempo padovana, finì con il trovarsi il fiume alle spalle per divenire rodigina. Infatti da sempre è accesa tra le due comunità la disputa su a chi appartenga questa parte “emersa” di fiume, in realtà a nessuno visto che l’Adige rientra nella gestione del Genio Civile, ma forse questo progetto è il modo più corretto per riappropriarsi almeno della sua natura.
Sabato 16 febbraio questo progetto inizierà a passare dalla carta alla realtà con il primo intervento di riforestazione. Infatti verranno posate circa 300 piante di Salice, Olmo, Frassino, Quercia, Pioppo cipressino e piante da frutto. L’intervento è finalizzato a ricostruire un tipico paesaggio delle campagne venete a cavallo tra 1800 e 1900, ma considerando che ormai l’area è diventata un pregevole Sito di Importanza Comunitaria ed è quindi una zona protetta dalle Direttive europee Habitate Uccelli. Una maggior sensibilità nei confronti delle tematiche ambientali quali la scomparsa del paesaggio agrario tradizionale (che nel Veneto, dal 1970 al 2010, ha visto scomparire tanto terreno agricolo quanto l’intera provincia di Rovigo), dovrebbe prevedere che aree quali le golene fluviali vengano destinate al ripristino degli ambienti vegetazionali scomparsi, principalmente per l’incremento delle specie selvatiche e, al contempo, per una valorizzazione paesaggistica che offra luoghi da vivere in sicurezza. Il messaggio principale che si intende dare con questa azione ambientale è quello di contrastare la desertificazione del paesaggio agrario e di salvaguardare l’ambiente vegetale e la fauna che vivono al Boscovecchio. E proprio in relazione alla tutela della fauna selvatica questo intervento è stato denominato Progetto Schiribilla 40.0 (la Schiribilla – Porzana parva – è un piccolo uccello acquatico che ancora si riproduce nel Veneto, mentre 40.0 sta a significare gli anni in cui molte specie sono scomparse dalla nostra Regione, e che ora, proprio grazie alla Regione Veneto che ci concede l’area, potrebbero ritornare).
Le piante che verranno posate sabato 16 febbraio provengono dai vivai dei Carabinieri Forestali di Verona, dal vivaio “Arca di Noè vegetale” del WWF Rovigo e da alcuni privati (sigg. Ugo Barcaro di Salvaterra, Stefano Segantin di Villafora, Adino Rossi di Badia Polesine, Stefano Ferrari e Andrea Mella di Castelguglielmo). Per quanto concerne invece il progetto, al centro della golena verrà realizzato un viale di Pioppo cipressino, mentre le piante da fusto rivolte verso la campagna del Boscovecchio verranno posizionate ricostruendo un filare visibile in una carta topografica del 1700. Verrà inoltre realizzata una siepe lunga 800 metri a beneficio delle Api e degli uccelli, ed una Piantata Veneta (Vite sostenuta dall’Acero come tutore) riproponendo così un’antichissima pratica colturale e, nel 2020, un boschetto di Ontano nero. Per realizzare questo progetto è tuttavia necessario che molta gente collabori per collocare le piante nei solchi già preparati nel terreno. Per chi arriverà con l’automobile, ricordiamo che l’accesso alla golena avviene esclusivamente imboccando via Colombano, via Abbazia ed infine via Restara, al termine della quale si può accedere alla golena. Vi aspettiamo numerosi !!!!! Chi può porti una vanga.
Lasciati guidare alla scoperta dell’arte, della storia e delle tradizioni attraverso i luoghi, i profumi ed i sapori dimenticati dal turismo di massa.