La piccola esposizione permanente, organizzata dalla famiglia Fecchio, fa parte del sistema museale del Polesine e conserva la testimonianza di un’attività caratteristica del Delta. Ossia la produzione di piccoli oggetti realizzati con l’argilla. Si tratta per lo più di giochi e fischietti, passatempi dei bambini di ieri, ma anche ocarine perché il suono è da sempre un gioco da queste parti. In altre parti del Veneto gli stessi flauti globulari sono detti anche “cuchi” ma qui il termine ocarina il più adatto, in quanto ricorda uno degli uccelli più diffusi nel Delta, l’oca per l’appunto anche se in realtà le forme sono le più svariate. Il museo racconta gli ultimi cento anni di questa produzione, attraverso teche che conservano veri e propri cimeli, pannelli esplicativi, ma anche offrendo la possibilità di partecipare a dei laboratori che consentono di creare da sé il proprio strumento musicale.