Il MuCE – Museo dei Colli Euganei diventa Museo Diffuso
La nuova sezione a “cielo aperto” del Museo dei Colli Euganei di Galzignano Terme verrà presentata il prossimo 4 ottobre. Darà la possibilità di approfondire il territorio, la sua storia, la sua arte, la sua biodiversità attraverso 3 nuovi percorsi esterni e l’avvio ad un progetto di riscoperta di oltre 10 sentieri antichi attraverso contrade, valli e monti di Galzignano e Valsanzibio
Il Museo Diffuso rappresenta un passo audace verso una nuova concezione di fruizione della natura, della storia, dell’arte, dell’archeologia e in generale della cultura, dove il museo esce dalle tradizionali sale espositive e si immerge nel paesaggio di cui è espressione. Il museo non è più una rappresentazione in piccolo di esperienze grandi o di storie del passato, ma si fa esteso nell’ambiente, esce dalle sue mura, conduce nel presente, abbraccia tutti coloro che ne vogliono far parte, coinvolge verso un nuovo modo di vivere la natura, unendo passato e presente, emozione e pensiero. E forse non potrebbe essere diversamente in un territorio come quello dei Colli Euganei, di recente nomina al MAB UNESCO, dove il paesaggio oltre ad essere originalmente bello contiene frammenti della cultura che l’ha generato nella forma, appunto, diffusa degli spazi aperti: nelle valli e sui colli, nei boschi, nelle ville, nei sentieri, nelle persone che sono custodi di quella stessa cultura. In questo modo, davvero, il percorso museale si fonde con i sentieri antichi, percorsi da millenni dalla comunità che qui abita, oggi frequentati a piedi e in bici dai turisti del Parco Regionale dei Colli Euganei e del bacino termale Euganeo.
Il 4 ottobre saranno inaugurati i primi tre percorsi, ma ne sono stati mappati ben 10, nel territorio di Galzignano e Valsanzibio, già percorribili e parte di un progetto di ricerca che mira a ricostruire la percezione antica del paesaggio, restituendo alla comunità il suo territorio e la memoria delle sue storie e al turista un nuovo modo di vivere la natura, in forte connessione con la comunità ospitante.Alcuni sentieri mappati sono semplici e accessibili a chiunque, tanto da essere inseriti come percorsi inclusivi nel progetto finanziato da Fondazione CaRiPaRo attraverso il bando Cultura OnLife, che ha permesso di riscoprire un patrimonio di storie tra natura e cultura entro i 10 sentieri antichi mappati. Nove di questi sentieri sono fruibili esclusivamente a piedi, uno è invece percorribile dalle biciclette e connette l’Anello dei Colli Euganei, patrimonio in capo alla Provincia di Padova, al MuCE e al territorio di Galzignano Terme. Proprio questo percorso, oggi inaugurato in una nuova veste, con pannelli e installazioni digitali, prende il nome “Sulla via delle terme” e connette l’area termale al Museo dei Colli, unendo anche il Golf, i Giardini di Valsanzibio e la Colombara, fornendo così un punto di vista unico sul territorio tra terme e colli. E’ la bicicletta che permette di ritrovare un contatto con gli altri musei accessibili e inclusivi, inseriti in un progetto dedicato attorno all’Anello della Ciclabile, come il MuBA a Battaglia, il Termalismo a Montegrotto e Villa Bassi ad Abano. I percorsi a piedi invece conducono alla riscoperta dei paesaggi del passato, ritrovando giardini storici, ville, conventi e monasteri, entrando nei boschi e osservando campi coltivati, valorizzando le eccellenze del territorio, come il vino, celebrato dal Consorzio dei Vini dei Colli Euganei, l’olio del Premio Pomea d’Oro e la ciliegia De.Co del Comune di Galzignano Terme, portando i visitatori direttamente dai produttori.
I sentieri permettono esperienze coinvolgenti che non si limitano alla semplice osservazione, ma invitano i visitatori a interagire con il territorio, ampliando le informazioni e le emozioni che lo stesso museo può offrire. Basterà aprire la porta del MuCE e, attraverso una segnaletica dedicata, individuare l’itinerario per proseguire con l’approfondimento dei vari temi nella forma dinamica dell’escursione a piedi o su due ruote. “Il Museo è paesaggio, vive nel presente ed è espressione della comunità” – spiega la direttrice del Museo dei Colli Euganei, Giulia Deotto – “Non è più solo uno spazio chiuso, antico e prezioso, custode di memorie del passato, ma si estende a monti, valli e contrade, nei meravigliosi Colli Euganei. Qui, l’arte e la storia non sono più solo protette da vetrine, ma si fondono con l’ambiente che ci circonda, invitando visitatori di ogni età a scoprire e vivere la cultura in modo attivo e coinvolgente, riconoscendo le fragilità e imparando a proteggerle. In questo modo ogni visita diventa un’esperienza sensoriale, unica e personale”. “L’obiettivo che ci siamo prefissati qualche anno fa, quando l’intero progetto museale ha preso forma e corpo, con l’amministrazione e il comitato scientifico del MuCE, è stato quello di ascoltare la comunità e divenirne espressione, un luogo di incontro e un catalizzatore di idee, dove ciascuno di noi può sentirsi parte integrante di una storia proiettata verso il futuro. Con l’abbraccio tra museo e territorio, credo, ci siamo avvicinati ulteriormente a quel proposito”. – dice Valeria Lunardi, assessore alla Cultura del Comune di Galzignano Terme.
In un’epoca in cui i musei stanno sempre più diventando spazi virtuali, grazie all’uso di tecnologie avanzate come la realtà aumentata e le ricostruzioni digitali, aprendo nuove e straordinarie opportunità per esplorare e conoscere il passato, il MuCE conferma anche la necessità di non perdere il contatto con le esperienze concrete che solo i luoghi fisici possono offrire, creando una nuova offerta di Cultura on Life, tra reale, sensoriale e digitale, un modo per percepire il paesaggio che cambia, unendo l’esperienza concreta della realtà all’utilizzo della tecnologia.
“La bellezza del paesaggio celebrata dal MuCE – spiega il sindaco di Galzignano Terme, Riccardo Masin – non è solo uno sfondo per le esposizioni, ma un protagonista attivo e vibrante. Nel silenzio del bosco, tra lo stormire del vento, l’uomo ritrova sé stesso. In questo la tecnologia diviene uno strumento, utile ad ampliare il reale, senza sostituirlo, accrescendo l’esperienza, mostrando nuove prospettive, raccontando la vita dell’uomo e della natura di cui egli stesso è parte. Questo mi pare un principio importante, da estendere soprattutto alle nuove generazioni, per insegnare l’amore per la natura e il contatto con l’ambiente, le piante e gli animali che vivono su questa terra insieme a noi”.
Questo evento di inaugurazione è parte infatti del Re-Generation Festival, promosso dalla Destinazione Terme e Colli Euganei e coordinato dal Consorzio Terme e Colli Marketing, che avrà proprio nei giorni di 4, 5 e 6 ottobre un momento di forte rilancio e crescita del bacino termale euganeo e dei Colli.
“Abbiamo patrocinato questo progetto sin dall’inizio perché perfettamente in linea con la Carta Europea del Turismo Sostenibile di cui il Parco Regionale dei Colli Euganei è parte. Il Museo Diffuso è un progetto aperto che si inaugura con i primi 3 sentieri ora e porterà ad una nuova visione per gli altri mappati e per il territorio che il Parco tutela, attraverso ricerche, studi e nuove prospettive” dice Alessandro Frizzarin, presidente del Parco Regionale dei Colli Euganei.