Piccole Donne, tra teatro, arte, storia locale e riflessione sulle opportunità di genere
Il 21 ottobre ArtEuganea.Net propone uno spettacolo presso l’Auditorium comunale del MuCE – Museo dei Colli Euganei, ore 20.45. A seguire la presentazione del progetto, in collaborazione con gli studenti di Erasmus, “Nasce un’istallazione sulle donne in museo”
Una data da segnare nel calendario nella pagina del mese di ottobre. Si tratta di sabato 21 quando sul palco dell’Auditorium comunale di Galzignano Terme, alle ore 20.45, andrà in scena una rappresentazione teatrale e musicale della Compagnia TTM Musical liberamente ispirata al romanzo di Louisa May Alcott, Piccole Donne, per promuovere una riflessione sul ruolo della donna nella società moderna e allo stesso tempo ricordare le figure femminili che hanno contribuito a scrivere la storia del comune termale. Un nome su tutti è quello di Draga Bernichevich, fiera moglie del sindaco attivo tra gli anni ’60 e ’70 Giuseppe Benacchio, che donando la sua collezione di ceramiche rinascimentali, di fatto, ha dato il via alla nascita del MuCE, Museo dei Colli Euganei, fresco di ristrutturazione, dopo un profondo intervento che ne ha ridisegnato spazi e allestimenti. Un altro nome illustre di donna, che è possibile incontrare nelle sale dello stesso polo museale, è quello di Anna Maria Masin, restauratrice di opere antiche, la cui donazione oggi caratterizza la sala dell’arte contemporanea, dedicata alle opere del marito Mario Bocchini, artista contemporaneo attivo nella seconda metà del Novecento. Ma nel novero delle donne illustri non è possibile dimenticare la figura della poetessa Aglaia Anassilide, al secolo Angela Veronese, una delle scrittrici più significative nella storia della letteratura italiana del primo Ottocento. Il Parco Letterario ha appena tributato a lei una Targa commemorativa per l’opera dedicata al territorio euganeo.
“Come spesso accade nelle proposte culturali di Galzignano Terme – spiega il primo cittadino, Riccardo Masin – il tema proposto non si esaurisce in sé stesso, ma diventa motivo di rimandi che possono spaziare anche in altri campi: dalla cultura, alla socialità, alla storia, alla promozione territoriale. In questo caso lo spettacolo teatrale nasce da una contaminazione con la letteratura, tocca il passato locale e può condurre ad una riflessione sulle opportunità di genere. A Galzignano Terme nel 2022 la comunità femminile è infatti costituita da 2167 femmine, una presenza quasi paritaria rispetto ai maschi (2134). A loro è rivolto questo mese al Museo, un omaggio che toccherà diversi aspetti. Si tratta appunto di elementi sempre più interconnessi e la stessa interdipendenza l’abbiamo sintetizzata nel riunire le competenze dei settori Cultura, Scuole, Promozione Turistica e Servizi sociali sotto un unico assessorato e ad un’unica sensibilità, quella dell’avv. Valeria Lunardi. L’arte non è intrattenimento, è una visione del tempo, un’opportunità di riflessione per la società che va sfruttata a fondo”.
Ed infatti l’organizzazione di questo spettacolo guiderà anche un laboratorio artistico realizzato da dieci studenti polacchi, presenti in questi giorni nel territorio euganeo grazie progetto Erasmus Plus, gestito dall’associazione Futuro e Progresso e condotto in collaborazione con lo IAT di Montegrotto e il Borgo di Arquà Petrarca, con la collaborazione dell’artista Giuliana Bordin di ArtEuganea.Net. La sensibilità della performer, da sempre ispirata al tema della donna e della natura, porterà alla realizzazione di un’installazione artistica prodotta insieme ai ragazzi impiegando elementi naturali e materiali riciclati dedicata alla sensibilizzazione sulla violenza verso le donne e sull’importanza e valore di questo elemento della comunità. L’installazione sarà realizzata e troverà esposizione temporanea entro gli spazi del Museo, e diventerà una nuova occasione di riflessione su un tema difficile e delicato, ma importante.
Da ultimo: la campagna promozionale dello spettacolo Piccole Donne e dell’installazione, anch’essa nata da un lavoro dei dieci studenti dell’Erasmus che porterà alla produzione di un simpatico reel video.
“Questo tipo di eventi caratterizzati da diversi livelli di esperienze, tutte riconducibili ai temi di cui il museo è depositario – spiega la direttrice del museo MuCE, Giulia Deotto – sta portando ad una crescita importante in termini di visite e recensioni positive.
Dalla riapertura del 22 settembre, il Museo ha cambiato passo rispetto al passato, aprendo nei weekend in via sempre più stabile, crescendo notevolmente il numero di visitatori, singoli e gruppi, con un riscontro che supera poco più che tre settimane le 400 presenze. Un lavoro intenso, segno che il ruolo dei musei moderni, a cui il MuCE appartiene – per non essere stato concepito come un semplice contenitore di reperti od opere, ma piuttosto come centro aperto alla partecipazione delle comunità nella realizzazione di progetti per l’educazione, il piacere, la riflessione e la condivisione di conoscenze – funziona, e anzi rientra in quell’offerta culturale che sempre più persone amano aderire e partecipare”.