Il primo itinerario è dedicato a due importanti pionieri dei cieli, il barone Leonino Da Zara e il poeta Gabriele d’Annunzio. La loro storia, infatti è legata a due siti incrociati dal percorso: Ronchi del Volo a Casalserugo, che prende il nome proprio dalle gesta del primo e il Castello di San Pelagio, da dove decollarono gli aerei del “volo su Vienna” nell’agosto del 1918. Ma sono in realtà diversi i siti di interesse incrociati lungo i 37 chilometri da fare rigorosamente in bici, magari con la bella stagione per poter assaporare il gusto di una campagna rimasta per larghi tratti vergine e solcata da tanti corsi e fiumiciattoli attorno i quali si sono sviluppati piccoli borghi, come Pontemanco, centro artigianale medievale cresciuto attorno alla forza motrice di un piccolo salto d’acqua, o le belle ville di cui è famoso il Veneto come Villa Grimaldi e Villa Sprandio, sempre a Pontemanco, Villa Capodaglio, nella vicina Due Carrare, o Villa Petrobelli nel borgo di Ca’ Murà.
Qui si attraversa il canale e continuando a destra dopo le poche case si incontrerà la ciclabile che, costeggiando la strada proveniente da Maserà, porta al centro di Due Carrare. Continuando a destra della Chiesa di San Giorgio, si prende un poco dopo ancora a destra via Figaroli: al suo termine, via San Pelagio a sinistra ci conduce – superato il cavalcavia - al castello di San Pelagio noto poiché da qui partì Gabriele D’Annunzio per il suo storico “volo su Vienna” (9 luglio 1918). Lasciato il castello, si svolta a destra all’altezza di un ristorante e si prosegue lungo la strada provinciale n. 30 dotata di pista ciclabile e immettendosi poco dopo a sinistra in via Vo’ di Placca, costeggiando l’abitato di Terradura e la Chiesa parrocchiale dell’Immacolata concezione. Si prende quindi la prima strada a destra (cartello Pagano Mobili) e dopo un paio di curve via S. Giustina, a sinistra. Ci si immette quindi in via Bolzani: superato verso destra il cavalcavia, prendendo la stradina a sinistra che si trova giusto ai suoi piedi, s’incontra la sede del Consorzio del radicchio di Maserà. Continuando per via Bolzani si trova il Caseificio Salvò e infine la strada Conselvana che riporta, a destra, al centro di Maserà.
Si prosegue lungo la via in direzione nord verso l’antico borgo di Bertipaglia e l’antica Chiesa di S. Mariano: si ritorna indietro e si svolta subito a sinistra in via Ronchi, che devia subito a sinistra. Si raggiungerà così la trecentesca chiesetta di Ronchi del Volo, dopo la quale ci si tiene a sinistra in via san Martino, arrivando alle porte di Casalserugo. Raggiunta la trecentesca villa Ferri detta Castello di ser Ugo, si può evitare il centro del paese svoltando a sinistra e subito a destra (via Isonzo, via Firenze, di nuovo a sinistra in via Orsati e a destra in via Rialto). Si raggiunge così la strada provinciale 3, che si attraversa immettendosi in via Gruato e che ci porta fino all’argine del Bacchiglione in zona Roncajette. Si prende l’argine a destra e lo si segue per lungo tratto fino a incrociare via Bersaglio sulla destra, prima di una grande idrovora. Proseguendo in via Bersaglio, si passa innanzi il Caseificio Ai Prà di via Patriarcati e si percorre tutto l’argine destro del canale Vigenzone che incrocia la strada Conselvana presso Cagnola e giunge dopo qualche chilometro all’antico borgo di Pontemanco.
L’itinerario inizia nel cuore di Maserà di Padova. A partire dal parcheggio di piazza del Municipio, antistante il Centro di Telefonia GD, si percorre verso sud la strada Conselvana (S.P. 92) in direzione Conselve incontrando sulla sinistra l’Enoteca Cominciamo dal Vino, il Ristorante Pizzeria Sei per sempre e sulla destra l’Ortofrutta Scarabello. Salendo, dopo pochi metri, sulla ciclopedonale che costeggia la carreggiata sinistra si oltrepassa la zona artigianale, si svolta a sinistra in via Foscolo e ci si addentra nella campagna padovana. Seguendo le vie Gasolina (a destra) e Ca’ Murà (a sinistra) si raggiunge la località di Ca’ Murà con villa Petrobelli e la Chiesa di S. Stefano.
Lasciati guidare alla scoperta dell’arte, della storia e delle tradizioni attraverso i luoghi, i profumi ed i sapori dimenticati dal turismo di massa.