Consorzio di Bonifica Adige Euganeo, il 2024 partirà nel segno dell’innovazione e dell’efficientamento
Il bilancio conferma che non ci saranno aumenti alla voce “contributi consortili. Al via una serie di interventi strutturali in diversi comuni ed è entrata in funzione la timbratura geolocalizzata per tutto il personale impiegato in esterna. Obiettivo: uno sviluppo certo sugli interventi e maggiori garanzie di sicurezza sul posto di lavoro
Il Consiglio di Amministrazione e l’Assemblea del Consorzio di Bonifica Adige Euganeo hanno approvato il bilancio previsionale per il 2024 dell’Ente. Un bilancio che riflette gli sforzi e gli investimenti fatti dalla governance in questi anni, in quanto non ci sarà nessun aumento alla voce contributi consortili per la bonifica e l’irrigazione, che – come noto – rappresenta la principale fonte finanziaria di parte corrente. Buone notizie quindi per i consorziati, in quanto la quota sostenuta per il 2023 verrà riconfermata per il prossimo anno senza alcun tipo di aggravio. “A
permettere una sostanziale tenuta dei conti dell’Ente – spiega il presidente del Consorzio di Bonifica Adige Euganeo, Michele Zanato – ha contribuito il minor costo di energia elettrica da parte degli impianti idrovori. Si consideri che il Consorzio ogni anno riceve una fornitura in corrente che approssimativamente si aggira sui 6-7.000 megawattora. Tanto per dare un altro riferimento su quanto incidano i costi di energia elettrica sul bilancio dell’Ente, si consideri che i tre giorni di emergenza, durante la prima settimana di novembre, sono costati circa 100 mila euro. Ma gli efficientamenti fatti in questi anni, anche attraverso il progressivo ricorso a nuove tecnologie sugli impianti, come il telecontrollo da remoto, hanno permesso di risparmiare e quindi di neutralizzare l’aumento dei prezzi che in generale, da qualche anno, ha fatto innalzare il caro vita”.
Il Consorzio ogni anno riceve una fornitura in corrente che approssimativamente si aggira sui 6-7.000 megawattora
Inoltre, il bilancio tiene conto di un’importante variazione che il fornitore CEA applicherà a partire dai primi mesi del prossimo anno. In dettaglio, la fascia notturna di risparmio per il consumo di energia elettrica non sarà più applicata. “Fino ad adesso – prosegue il presidente Zanato, al Consorzio venivano applicate le stesse opportunità di scontistica riconosciute alle famiglie, ossia di notte il costo dei consumi elettrici è più basso. Di conseguenza la gestione degli impianti è sempre stata fatta privilegiando gli orari in cui l’approvvigionamento elettrico garantiva maggiori possibilità di risparmio. Ma ora la corrente costerà meno quando c’è il sole: essendo prodotta in parte da pannelli fotovoltaici è ovvio che i trattamenti siano migliori nel momento di maggiore produzione. Però – per arrivare al caso nostro – di solito quando abbiamo la necessità di far funzionare gli impianti al massimo regime il sole non c’è, perché è ovvio che queste circostanze si verificano in occasioni di forti perturbazioni meteorologiche. Quindi è presumibile che questa nuova tariffazione porterà a qualche costo in più per l’Ente, costo del quale il documento economico redatto – come detto – già tiene conto”.
Un altro documento che ha ricevuto il vaglio dell’Assemblea Consortile è il programma dei lavori. Si tratta di interventi definiti da uno studio di fattibilità tecnico economico per un importo complessivo importante: stiamo parlando di circa 67 milioni di euro per i prossimi due anni, e contempla un lungo elenco di opere decisive per i territori interessati, come lo Sbarramento irriguo nel canale Bagnarolo in località Acquanera in comune di Pernumia. La realizzazione eviterà il mescolamento dell’acqua del Bagnarolo con quella del Vigenzone, che raccoglie gli scarichi termali di Abano e Montegrotto e quelli civili di Battaglia Terme. Ciò apporterebbe un indubbio miglioramento nella gestione delle risorse idriche con particolare riferimento alla produttività agricola dei territori interessati. Un’altra opera di capitale importanza è rappresentata dal Ripristino dell’efficienza irrigua del I° bacino di Castelbaldo, intervento quantificato in 7,5 milioni di euro per la sostituzione delle attuali canalette a cielo aperto in cemento armato, realizzate nei primi del 1900, oggi talmente corrose e ammalorate da generare un notevole sperpero d’acqua, deleterio in occasione dei sempre più frequenti periodi di siccità. Un’altra opera inserita nel Programma dei Lavori è quella che permetterà l’Aumento dei tempi di corrivazione e autodepurazione nei bacini Foresto Superiore e Foresto Centrale. Si tratta di dare una nuova configurazione alla rete di bonifica dei bacini consortili che interessano i Comuni di Agna, Anguillara, Cona e Cavarzere, finalizzata a garantire una migliore capacità autodepurativa e di invaso. Nello specifico si prevede di rendere idraulicamente connessi i due bacini, di aumentare l’invaso dei canali principali e di garantire una gestione ottimale anche in condizioni di piogge intense, tramite una idrovora di inversione immissaria nel Fiume Gorzone in località Buoro di Cavarzere.
La geolocalizzazione era stata applicata solamente ai mezzi, permettendo di rintracciarne il percorso e l’orario di attività
Già avviata, invece, è la timbratura geolocalizzata di tutto il personale operativo. Fino ad oggi, la geolocalizzazione era stata applicata solamente ai mezzi, permettendo di tracciare il percorso e l’orario di attività. Con l’introduzione di uno smartphone, già fornito a ogni dipendente, invece sarà possibile anche monitorare l’effettiva operatività sul campo. “L’obiettivo – sottolinea il presidente Zanato – non è quello di esercitare un controllo coattivo sul personale, ma di garantire una maggiore sicurezza sul posto di lavoro. Grazie a questa strumentazione, infatti, sarà possibile individuare eventuali anomalie o interruzioni dovute a cause accidentali. Inoltre, si potranno effettuare delle valutazioni sui consumi e sullo sviluppo dei lavori nei diversi cantieri. L’implementazione di questa nuova tecnologia permetterà uno sviluppo certo sugli interventi e garantirà una maggiore sicurezza per tutti coloro che si troveranno a lavorare nei diversi contesti operativi del Consorzio di Bonifica Adige Euganeo”.