Consorzio di bonifica Adige Euganeo, le politiche per lo svecchiamento del parco mezzi pagano
La scelta di investire 500-600 mila euro l’anno, per avere macchinari di ultima generazione ed efficienti, ha dato luogo a un minor ricorso del personale in officina e migliorato l’operatività del 10%-12% aumentando la sicurezza sul lavoro degli operatori
Un parco mezzi moderno e in perfetta efficienza rappresenta il punto di forza del lavoro di qualsiasi azienda e anche per il Consorzio di bonifica Adige Euganeo è stato uno dei settori il cui recente ammodernamento sta avendo ricadute molto positive sull’efficienza e la sicurezza del lavoro quotidianamente svolto.
E’ stata fatta una stima del valore di un parco mezzi adeguato all’operatività del Consorzio. La cifra è risultata importante: circa 8 milioni di euro
Qualche anno fa – spiega il presidente dell’Ente, Michele Zanato – è stata fatta una stima del valore di un parco mezzi adeguato all’operatività del Consorzio. La cifra è risultata importante: circa 8 milioni di euro per l’acquisto di trattori, escavatori, motrici e degli altri macchinari necessari agli operatori e alle maestranze impiegate nei vari settori di intervento. Al tempo la dotazione era di circa 100 mezzi di proprietà la cui efficienza era però pregiudicata dal fatto che in parte erano strumenti datati, guasti, e quasi costantemente ricoverati in officina. Il che dava luogo ad una continua emorragia di risorse. La scelta dunque è stata quella di investire ogni anno tra i 400 e 500 mila euro per lo svecchiamento del parco macchine, in modo – che a regime raggiunto – le attrezzature non superasse mai i 10 anni di età. Per gli automezzi ad uso del personale, come autovetture, furgoni, pickup, invece, è stato scelto di abbandonare l’acquisto e preferire l’utilizzo a noleggio”.
Il risultati sono stati immediatamente tangibili, in quanto un minor ricorso agli operatori dell’officina, per la manutenzione dei mezzi, ha permesso la riduzione del loro numero di due unità e soprattutto di impiegare le loro competenze in rami del lavoro davvero pertinenti con gli obblighi del Consorzio, ossia nella mantenimento e nella cura degli impianti come idrovore, paratoie e dei sistemi per l’approvvigionamento idrico a scopo irriguo.
“La riduzione del personale preposto alla cura degli automezzi – continua il Presidente – ha permesso economie che oggi coprono quasi del tutto le rette dei mutui annui accesi per l’acquisto dei nuovi macchinari, creando, in questo modo, un ciclo virtuoso che non pesa sulla risorse dell’ente”.
Per gli automezzi, come autovetture, furgoni, pickup, è stato scelto di abbandonare l’acquisto e preferire l’utilizzo a noleggio
Ma i miglioramenti sono evidenti anche nell’operatività quotidiana: impiegare mezzi moderni ed efficienti significa sveltire il lavoro e coprire una maggiore superficie di territorio. Per quanto riguarda l’aumento di produzione dei lavori svolti in diretta amministrazione, nel 2020, è stato calcolato un incremento, rispetto all’anno precedente, del 12% per gli interventi inerenti allo sfalcio erboso e del 10% per l’escavo ed espurgo dei canali del Consorzio. Va ricordato, comunque, che il programma di taglio delle erbe sul fondo e sulle sponde dei canali principali e dei collettori secondari è influenzata da molteplici fattori, come l’andamento meteo o i sempre più stringenti adempimenti ci carattere ambientale come l’analisi chimica dei fanghi e pratiche telematiche presso ARPAV.
“I contratti che vengono stipulati per il noleggio e per gli acquisti – precisa ancora il presidente Zanato – includono anche un periodo di cinque anni per la manutenzione, il che estende ulteriormente la garanzia di un ricorso davvero limitato del nostro personale e un parco mezzi sempre nuovo e al massimo dell’efficienza. Valori che devono essere estesi anche ad una maggiore sicurezza sul lavoro dei dipendenti, una sicurezza sempre importante se si considerano i contesti in cui si svolge il lavoro sia per la bonifica sia per la gestione della rete di approvvigionamento idrico a scopo irriguo. Ecco si tratta di scelte, di indirizzi che l’Amministrazione dell’Ente sta portando avanti con determinazione, tanto che gli avanzi di amministrazione vengono destinati allo stesso scopo e lo scorso anno ci ha consentito di raggiungere i 600 mila euro da investire nel parco mezzi del Consorzio di Bonifica Adige Euganeo”.
Per quanto riguarda l’investimento di quest’anno, invece, l’ente ha previsto l’acquisto di un escavatore gommato da 150 quintali con lama posteriore e braccio penetratore di lunghezza compresa tra 3.100 e 3.500 mm, omologato per la circolazione stradale con benna montata, che andrà a sostituire una pala meccanica gommata del 2003 e un autocarro a due assi con gru da 30 quintali e cassone ribaltabile trilaterale con sponda bassa che prenderà il posto di un pari mezzo il cui impiego risale al lontano 1992.