BIGOLI DI MONTEROSSO, TRENT’ANNI DI TRADIZIONE
Il piatto tipico di Abano Terme, reso celebre dalla famosa sagra di San Bartolomeo e tutelato da un marchio DeCo, d’ora in poi sarà reso inimitabile dall’Olio d’oliva extravergine Veneto DOP. Il Comune approva il nuovo regolamento e i pastifici – Artusi in testa – sono pronti a ‘moltiplicarne’ la bontà
Bigoli di Monterosso DeCo, è stata alzata l’asticella della qualità. Il Consiglio comunale di Abano Terme ha approvato nei giorni scorsi il nuovo regolamento per produrre i decantati Bigoli di Monterosso anche nei pastifici della provincia di Padova, nel rispetto della tradizione, ma con il chiaro intento di “moltiplicarne” la bontà. Tra le novità che il piatto tipico di Abano Terme, reso celebre dalla grande sagra di Monterosso (dove il prodotto è nato trentuno anni fa e tuttora viene prodotto in diretta con il torchio a trafilatura in bronzo, anzi: da tanti torchi – o bigolari – azionati a forza di braccia), figura l’introduzione fra gli ingredienti base dell’impasto l’Olio Extravergine di Oliva Veneto DOP. Ovvero dell’olio extravergine di oliva che si produce nei territori (ognuno dei quali si caratterizza per cultivar di olive diversi) oggi riuniti sotto la tutela di un unico marchio, ovvero Colli Euganei e Berici, Valpolicella e Grappa. Un passo avanti di notevole portata che non solo garantirà al prodotto caratteristiche inimitabili, ma che attiva anche sinergie significative per il bene del prodotto. All’insegna del ‘fare squadra’, che è uno dei valori che sostiene questa difficile fase del post emergenza da Covid-19.
L’introduzione dell’Olio Veneto Dop nel disciplinare di produzione è stata fortemente voluta per dare unicità al prodotto dal Pastificio Artusi di Casalserugo
L’introduzione dell’Olio Veneto Dop nel disciplinare di produzione è stata fortemente voluta per dare unicità al prodotto dal Pastificio Artusi di Casalserugo, il capofila dei pastifici che finora hanno aderito al progetto. Gli altri due sono La Ghirlandina di Abano Terme e La Casalinga di Padova. Artusi, dinamica realtà aziendale con negozi specializzati sotto il Salone di Padova, punta in un prossimo futuro a diffondere il prodotto Bigoli di Monterosso DeCo anche in corner specializzati della grande distribuzione. Quest’anno i Bigoli di Monterosso sarebbero stati la pasta ufficiale della Maratona del Santo, ma l’evento è saltato a causa del lockdown. In dubbio è pure la sagra, per la prima volta dopo tanti anni.
Ma conosciamoli più da vicino i Bigoli di Monterosso, che alla sagra di San Bartolomeo di fine agosto richiamano ogni anno almeno diecimila estimatori, disposti anche a sorbirsi due ore di coda alla cassa dello stand pur di assaggiarli e vedere all’opera i volontari alle leve dei grandi torchi da cui fuoriescono i bigoli freschi. Tanti e buoni. Persino gli alpini coprono i turni ai bigolari! Di prodotto ne serve tantissimo alla sagra.
I Bigoli di Monterosso DeCo (la denominazione comunale creata dal grande Gino Veronelli) sono stati scelti come piatto tipico di Abano Terme lo scorso anno, su indicazione di una commissione di esperti presieduta dal sindaco Federico Barbierato e di cui hanno fatto parte il giornalista Renato Malaman, il preside dell’Istituto Alberghiero ‘Pietro d’Abano’ Carlo Marzolo, il delegato dell’Amira Veneto Lorenzo Demarco e il presidente della’Associazione Cuochi Terme Euganee Filippo Bondi. Commissione che non ha avuto il minimo dubbio di indicare nei Bigoli di Monterosso il piatto tipico che meglio rappresenta il territorio di Abano Terme, per tradizione consolidata e per bontà, individuando nel contempo un percorso per valorizzare il prodotto anche in ambito turistico. Esigenza che oggi acquista un valore ulteriore vista la necessità di rilanciare il settore alberghiero- termale messo in difficoltà dal periodo di lockdown. Un modo anche per far risaltare la passione, l’impegno e il grande lavoro svolto dagli organizzatori della Sagra di Monterosso in questi ultimi trent’anni.
I Bigoli di Monterosso, grazie al nuovo regolamento, potranno essere prodotti con varie modalità anche dai pastifici padovani che richiederanno il marchio
I Bigoli di Monterosso, grazie al nuovo regolamento approvato di recente dal Comune di Abano Terne, potranno essere prodotti con varie modalità anche dai pastifici padovani che richiederanno il marchio. Tra le novità, appunto, c’è l’utilizzo dell’olio extravergine di oliva Veneto Dop (uno dei territori di provenienza è quello dei Colli Euganei, dove le varietà di olive indicate in disciplinare sono il Leccino e la Rasara, storici cultivar euganei). Ma novità non meno importante è la possibilità di produrre i bigoli anche nella versione ‘fresco artigianale confezionato’. Il prodotto potrà essere essere commercializzato anche in un raggio più ampio e diventare, per esempio, anche un gustoso souvenir per i turisti delle Terme Euganee.
I Bigoli di Monterosso sono un piatto della tradizione capace di ‘raccontare’ un territorio. Piatto che bene rappresenta i valori salute, benessere e gusto che sono in sintonia con il messaggio che lanciano le Terme. Il piatto affonda le sue radici addirittura nel 1604, quando Bartolomeo Veronese ottenne la licenza per costruire un macchinario – l’ormai leggendario bigolaro – da destinare a questa produzione, utilizzando frumento locale. Curiosa coincidenza il nome Bartolomeo, visto che la sagra di Monterosso è dedicata proprio a San Bartolomeo. Il piatto è protagonista come detto da trent’anni della sagra di Monterosso, dove è stata coniata la ricetta attuale capace già nel 2014 di meritarsi la De.Co, il cui regolamento è stato aggiornato proprio in questi ultimi giorni con l’introduzione dell’Olio Veneto Dop.
Proposti con sugo di pomodoro, ragù tradizionale di carne, ragù di anatra e sugo alla contadina, i Bigoli di Monterosso rappresentano un primo piatto che ben si sposa con l’ideale di vita genuina
Genuini , preparati con prodotti di alta qualità, proposti con sugo di pomodoro, ragù tradizionale di carne, ragù di anatra e sugo alla contadina (a base di salsiccia piccante), i Bigoli di Monterosso rappresentano un primo piatto che ben si sposa con l’ideale di vita genuina che contraddistingue e ha reso famoso il territorio euganeo. I bigoli vengono prodotti con materiali del territorio semplici e genuini: farina di grano tenero 00 granulare (nel nuovo regolamento è stato specificato con grano italiano) e uova di filiera italiana, a pasta gialla, lavorate a freddo fino a creare un impasto consistente. E ora c’è pure l’Olio extravergine Veneto Dop, prezioso prodotto di tre territori veneti di lunga tradizione olearia.
L’idea di promuovere i “Bigoli di Monterosso” attraverso un logo e un’immagine coordinata è nata per valorizzare il prodotto, le tipicità agro-alimentari del territorio di Abano Terme e creare un vero e proprio brand che funga da volano per lo sviluppo economico e la promozione turistica della destinazione. Le Terme Euganee sono il bacino termale più grande d’Europa, con 120 hotel, 3,5 milioni di presenze all’anno, 5000 addetti e un territorio di particolare pregio ambientale, che comprende anche il Parco naturale regionale dei Colli Euganei, i cui prodotti simbolo sono da secoli il vino e, appunto, l’olio d’oliva extravergine Dop, prodotto attualmente da quattro frantoi, apprezzatissimi anche dai turisti dell’area termale. D’ora in poi firmerà e renderà unici e irripetibili anche i Bigoli di Monterosso.