Monica Vaccarella, il suo extravergine ha conquistato Dubai
Dalle 500 piante della sua tenuta, di appena un paio di ettari sulle alture che circondano Verona, l’extravergine che rappresenta la punta di diamante della Dop Venero Valpolicella. Un extravergine che presenta lo 0,1% di acidità e che viene venduto nei principali mercati del lusso internazionale
Nelle vene di Monica Vaccarella scorre l’olio extravergine di oliva. Un flusso ininterrotto che attraversa le generazioni e lega la storia di una famiglia di produttori che dura da più di 50 anni, iniziata in un piccolo paese della Sardegna, Ottana in provincia di Nuoro, e oggi fiorente sulle alture che circondano Verona, in Valpolicella. Monica Vaccarella proprio come un eccellente olio è un bland: dal papà sardo ha ereditato la schiettezza e la caparbietà che contraddistingue gli uomini adattati alle asperità della Barbagia e dalla mamma siciliana la passione. Ed è racchiuso qui, in questo Dna insulare, il segreto del suo successo, perché Monica Vaccarella è, sì, la più piccola produttrice di extravergine della Dop Veneto Valpolicella, ma è anche la più conosciuta e la più titolata. Non passa inosservata, per gioiosità, loquacità e carattere, ma soprattutto per la professionalità che è riuscita a cucirsi addosso, lei, una giovane donna, nel mondo tutto al maschile del pianeta oleario. Lo ho imparato bene chi di lei ha guardato prima i tacchi, perché subito dopo ha dovuto concentrarsi sulla sua personalità e sul suo temperamento, quando si parla di extravergine di oliva. Esige, da se e dalla filiera di produzione, la perfezione!
E non si può dire non l’abbia ottenuta, il suo nome e sinonimo di eccellenza tanto che Monica Vaccarella viene pronunciato anche nelle stanze da pranzo della casa reale di Dubai, o nel grande salone con affaccio dal 123° piano del grattacielo Burj Khalifa, dove si trova l’albergo più esclusivo della capitale degli Emirati Arabi. I suoi extravergine, il “Veneto Valpolicella DOP” e il “100% Italiano”, sono a tutti gli effetti de beni di lusso, adatti a questo mondo dorato, ma dietro hanno la concretezza della terra e tutta la fatica che significa coltivarla, anche se stiamo parlando di una terra bellissima a 400 metri sul livello del mare, dove non arriva il brusio della città di Verona e nemmeno l’inquinamento.
Ma oltre al dislivello la differenza la fa la consapevolezza di appartenere ad una cultura, quella dell’extravergine, e la passione minuziosa della cura. In campagna, infatti, nulla viene trascurato ed è durante la raccolta che si concentrano le attenzioni. In appena 15 giorni, a partire dai primi dieci giorni di ottobre, avviene quella trasformazione che dà il senso e il significato ad un anno: le olive vengono staccate a mano in ragione della loro maturazione, non più di 10-14 quintali al giorno, e trasferite immediatamente alla molitura. Qui l’artigiano è uno che ha meritato la fiducia di Monica e sa che l’acqua dell’impianto non può essere quella con cui sono state lavate altre olive e neanche la pasta può entrare in contatto con lavorazioni precedenti. Qui c’è solo un obiettivo da perseguire: non rovinare un prodotto che tocca il 0,1% di acidità. Il disciplinare della Dop consentirebbe uno 0,5%, per gli altri extravergine la norma è lo 0,8%, oltre non è neanche più extravergine perché è l’acidità a decretare la qualità di un EVO. In 10 anni della sua storia Monica non ha mai fallito e forse è anche per questo che stiamo parlando di un’eccellenza.
Riferimenti:
Azienda Agricola Vaccarella Monica, Loc. Spigolo, Strada per Montecchio, 37127 Avesa Verona
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Cell. : 333 7111858
Email : info@vaccarellamonica.it
info@pec.vaccarellamonica.it