Ristorante Boccadoro, i menù dedicati al generale inverno
La proposta è incentrata sui piatti della tradizione, dove regnano le carni di “corte” e gli ingredienti di stagione esaltati dalle cotture e dalla scelta delle materie prime. Piatti straordinari che trovano il loro perfetto compendio in cantina
La vera anima dell’inverno sta a tavola, del resto la stagione fredda è quella che ti mette addosso il desiderio di sapori tradizionali, famigliari, rincuoranti. Un tempo l’arrivo del gelo chiudeva il ciclico ritorno del calendario contadino, la vita nei campi si fermava per lasciare spazio al lavoro di preparazione di ciò che sarebbe servito alla dispensa nel nuovo anno: i salami – in primis – ma anche le carni degli animali di bassa corte, così indispensabili per attraversare i momenti più rigidi dell’inverno con giusto apporto proteico. Questo antico legame con il passato rimane nel desiderio di gusti autentici e se c’è un luogo in cui è possibile riannodare i fili con la tradizione gastronomica, questo è senz’altro il ristorante Boccadoro di Noventa Padovana perché è qui che gli umili piatti contadini hanno ritrovato un valore identitario che ne riattualizzato la presenza nella cucina moderna. Dire Boccadoro, infatti, significa parlare di un ristorante dall’identità coerente,
che non ha mai ceduto alle facili lusinghe dei piatti metafisici e vuoti della ristorazione contemporanea, preferendo la concretezza della storia, anzi scrivendola. Era il 1987 quando il fondatore del ristorante, Renato Piovan, vinse il premio “Cuoco d’Oro” con l’Oca alla Rosa di Chioggia ed erano più o meno gli stessi anni quando fece suo anche il “Fogher d’Oro” con la Gallina Imbriaga diventata in seguito l’immagine stessa del locale che tutt’ora campeggia nel “Piatto del Buon Ricordo”. Qui, nel segno del territorio, è stato fatto tanto: tantissimo in cucina e altrettanto fuori dal locale essendo tra i fondatori dell’Associazione Ristoratori Padovani e tra i primi autori a promuovere i piatti “locali” anche in plein air, con le rimaste celebri “Cene sotto alle stelle” in Prato della Valle e in Piazza delle Erbe a Padova. Un attaccamento al territorio che non è venuto meno neanche quando alla prima generazione, formata dal già citato Renato, dalla moglie Loretta e dalla cognata Bruna, è subentrata la seconda rappresentata da Paolo ai fornelli, da Emanuele – responsabile della fornitissima cantina che consta di oltre 450 etichette – e dalla giovanissima Maria Elena che invece si occupa delle cerimonie e del cattering. Una famiglia che l’anno prossimo si appresta a raggiungere i 50 anni di attività e che intanto per l’arrivo del dell’inverno ha preparato la sua proposta per contrastarne gli eccessi climatici. Immancabile è l’oca, che nella fattispecie è quella riconosciuta presidio Slow Food di Michele Littamé, il Petto d’anatra rosato con mosto dei Colli Euganei, finferli marinati e melograno o la Guancetta di vitello ai carciofi e timo servita con una purea di castagne. Immancabile è il pesce, perché storicamente Noventa, attraverso il Brenta e il Piovego, è stata e continua ad essere il punto di incontro tra la laguna veneziana e l’entroterra padovano. Quindi spazio al Folpo – della celebre fiera – ma qui servito come sugo dei morbidi gnocchetti di patate di montagna insieme al radicchio di Treviso, oppure il Merluzzo servito con crema di verza, zucca e un caviale di lenticchie nere. Tra le specialità della casa rientrano i risotti: dal classico ai funghi o con il ragù di corte al colorato con rapa rossa, Taleggio e lime. Anche i dolci sono figli della maestria della cucina e non dell’industria dolciaria, trovando autentici capisaldi di stagione nelle “Castagne con caramello salto, scaglie di cioccolato fondente o la Mousse al miele e vaniglia con salsa al mango e ananas Caramellato. Piatti che troveranno la giusta liaison con le proposte della carta dei vini, in cui grande spazio trovano le produzioni dei Colli Euganei e veneti in generale, ma anche le etichette delle migliori produzioni regionali ed estere, Francia in particolare. La cantina merita anche una visita, è un luogo veramente suggestivo!
Il calore dell’accoglienza sarà garantito anche dal personale, autentici professionisti che fanno parte della famiglia e che sapranno senz’altro accompagnare qualsiasi viaggio tra i sapori dell’inverno.
Casa Bragato
Il ristorante fuori dal ristorante per banchetti e cerimonie
Casa Bragato è la location esclusiva a Campolongo Maggiore, il luogo suggestivo pensato per accogliere banchetti e cerimonie. Gli spazi possono essere studiati insieme a Maria Elena per creare allestimenti personalizzati e su misura, la cucina rimane espressa e improntata sull’utilizzo delle migliori materie prime. Il ristorante Boccadoro vanta quasi 30 anni di esperienza nel mondo del catering e per questo è in grado di declinare qualsiasi cerimonia, dal matrimonio al banchetto famigliare o di lavoro, in un evento suggestivo e affascinante anche per 1.200 persone!
Riferimenti:
Indirizzo
Via della Repubblica 49,
35027 Noventa Padovana (PD) Italia
Orari
Tutti i giorni: 12.30 – 14.30 e 19.30 – 22.30
Mercoledì: CHIUSO
Telefono
Ristorante: +39 049 625029
Catering/Eventi: +39 389 2001000
Email
info@boccadoro.it