MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA l’obiettivo è la sicurezza

Al Consorzio di Bonifica Adige Euganeo, i mesi invernali sono stati a completo appannaggio degli interventi di manutenzione nei canali di bonifica e sui relativi impianti.
Erosione delle sponde e infiltrazioni arginali fenomeni sempre più preoccupanti, già informata la Regione per avere più risorse
Cessate le esigenze irrigue della campagna, nel periodo invernale gli sforzi del Consorzio di bonifica Adige Euganeo si sono concentrati sugli interventi di manutenzione dei canali di bonifica. Una rete di corsi d’acqua
che si estende per più di 1.700 chilometri – ben più lunga della stessa Italia dall’Alto Adige alla Calabria – e che ogni anno richiede diversi tipi d’intervento: dalla ripresa delle frane al consolidamento delle sponde
e dalla tamponatura delle infiltrazioni arginali all’escavo ed espurgo degli alvei, assorbendo una parte importante della capacità operativa dell’Ente, oltre a gravare pesantemente sul bilancio a causa dei costi dei
materiali aggravati, quest’anno, dall’aumento dei prezzi e dalle difficoltà di reperimento.
Gli interventi iniziati in questi mesi interessano alcune decine di tratti di rete idraulica consorziale, parte dei quali, in adiacenza a viabilità comunale, provinciale, regionale che, per ovvi motivi di pubblica incolumità,
hanno assunto priorità rispetto agli interventi in campagna.
Di seguito si richiamano alcuni recenti interventi, tra i tanti, eseguiti dal Consorzio con propri mezzi e personale.
- Presidio di sponda in Dx scolo cons. Acque Alte Catajo in centro abitato di Battaglia Terme;
- Presidio di sponda in Dx scolo cons. Monea in Comune di Candiana;
- Presidio di sponda in Dx scolo cons. Vitella in Comune di Bagnoli di Sopra;
- Presidio di sponda in Dx Canale di Scarico Rebosola in Comune di Cona, loc. Monsole;
- Presidio di sponda in Dx scolo cons. Gordon in Comune di Sossano (VI);
- Presidio di sponda in Sx scolo cons. Degora di Montagnana nel Comune di Montagnana.
Canale Gorizia di Chioggia ripristino indifferibile delle sponde erose
Sono stati censiti tratti di forte disgregazione di sponda per circa km 40 in prevalenza nella zona torbosa ricadente nei Comuni di Cona, Cavarzere e Chioggia ma anche nella rimanenza del territorio consorziale. Stante la situazione particolarmente compromessa del Canale Gorizia in Comune di Chioggia, si è provveduto all’esecuzione di un intervento sperimentale per uno sviluppo di circa 3,6 chilometri, mediante riposizionamento dei sedimenti decantati espurgati dal fondo in precedenza a riprofilatura delle sponde e alla semina di essenze erbacee idonee al mantenimento della tenuta statica della sponda, una volta completato l’attecchimento.
Un intervento parziale, utile a contenere le situazioni più pregiudicate, di cui la Regione del Veneto è già stata informata, anche per l’ottenimento di ulteriori finanziamenti che consentano interventi in tutto
il territorio oggi incompatibili con le possibilità di bilancio dell’Ente.
Interventi urgenti causati da infiltrazioni arginali
Negli ultimi anni, si è fortemente accentuato il fenomeno delle infiltrazioni arginali, spesso causato dalle tane di nutria.
Un problema serio, particolarmente pericoloso, e per questo al riscontro di infiltrazioni, anche lievi, segue l’immediato intervento di tamponamento al fine di evitare il collasso di sezioni arginali con danni alle
proprietà e, in certi casi, all’incolumità delle persone. A tal fine, l’intervento di ripristino viene attuato con la massima priorità, anche durante le ore notturne e di festività. Spesso vengono interrotte le attività in corso di esecuzione che utilizzano i necessari mezzi e personale. Essendo gli interventi di messa in sicurezza arginale per infiltrazioni, molto frequenti ma non pianificabili, la generale operatività della struttura consorziale e la relativa tempistica generale degli interventi, spesso risentono di queste necessità urgenti e imprescindibili.
Si richiamano alcuni tra i numerosissimi interventi di intercettazione e tamponamento di infiltrazioni arginali, recentemente ultimati:
- Canale cons. “Berto” in Comune di Cartura;
- Canale cons. scarico Rebosola in Comune di Cona
Espurgo Periodico dei corsi d’acqua consorziali

Espurgo del canale Scarantella
nel Comune di Stanghella
L’attività di espurgo dei canali consorziali si rende necessaria al fine di mantenerne l’efficienza idraulica, a fronte del continuo interrimento dei fondi.
L’accumulo di sedimenti è particolarmente accentuato nelle zone torbose del territorio consorziale ed è proporzionale all’erosione delle sponde. Tale attività comporta l’esecuzione preventiva di analisi chimiche
dei sedimenti, per valutare le incidenze di eventuali elementi inquinanti nei fanghi di deposito, e l’accordo con i proprie ri fondisti per le modalità esecutive, al fine di limitare i danni
ai raccolti. Le risulte di espurgo, infatti, normalmente vengono accantonate in prossimità degli stessi corsi d’acqua e, dopo alcuni mesi di decantazione, stese sulle latistanti proprietà o trasportate a deposito. Stante la tipologia dei corsi d’acqua consorziali, caratterizzati da pendenze limitatissime, i corpi idrici in espurgo non vengono messi in completa asciutta e, pertanto non necessitano di attività di recupero ittico come previsto dalla normativa regionale. Si richiamano alcuni tra i vari interventi di espurgo attualmente in esecuzione o recentemente ultimati:
- Espurgo Canale Cons. “Canaletta” in Comune di Cavarzere;
- Espurgo Canale cons. Pisani” in Comune di Cavarzere;
- Espurgo Canale cons. “Scarantella” in Comune di Stanghella;
- Espurgo Canale cons. “Monastero” in comune di Urbana e Montagnana
Lavori conclusi al Canale di scarico Generale e canale Altipiano nel comune di Correzzola

Sponda sinistra del canale Scarico Generale
nel comune di Correzzola
Le sponde del canale di “Scarico Generale” nel comune di Correzzola hanno trovato definitiva sistemazione grazie ai fondi del Commissario Delegato a seguito della tempesta Vaia nel 2018. I lavori hanno avuto inizio il 17 gennaio 2022 e si sono definitivamente conclusi il 9 settembre 2022. I tratti interessati dagli interventi
hanno riguardato entrambe le sponde per un tratto appena inferiore ai 2.000 metri in corrispondenza all’area umida “Pallade” con il ripristino funzionale delle scarpate franate.
Lavori ultimati anche alle sponde del canale “Altipiano”. I lavori avevano avuto inizio il 10 gennaio 2022 e si sono definitivamente conclusi lo scorso 5 novembre interessando 3,5 Km di arginatura in prossimità della
frazione di Brenta d’Abbà e più precisamente dall’intersezione del canale “Altipiano” con via Castello fino all’area umida di “Cà di Mezzo”. L’intervento è stato rivolto al ripristino funzionale delle scarpate franate,
mediante presidio spondale realizzato pali di legno e materiale lapideo posato su geotessuto, nell’espurgo e nel ringrosso-rialzo delle arginature del corso d’acqua.
Automazione e telecontrollo di idrovore e impianti irrigui

Telecontrollo Ca’ Morosini
Negli ultimi mesi è proseguita l’attività di efficientamento degli impianti idraulici attraverso l’integrazione di
moderne tecnologie per l’automazione, il monitoraggio e il comando da remoto di impianti idrovori ed irrigui, come nel caso dell’impianto irriguo a servizio del 1° bacino di Ca’ Morosini e l’idrovora di Botte delle Trezze, in comune di Chioggia: si è provveduto al rifacimento completo dell’automazione delle pompe e delle paratoie di sicurezza. Negli impianti idrovori di Mora Livelli, nel comune di Vescovana, presso l’idrovora Nuova Sabbadina, nel comune di Stanghella e nel magazzino dell’Idrovora Cà Giovanelli, nel comune di Pozzonovo, sono stati eseguiti importanti lavori di manutenzione straordinaria dei fabbricati con il
ripristino dei manti di copertura.
Iniziati i lavori al “Tubone”

Il cantiere del “Tubone”
Sono iniziati lo scorso novembre i lavori di realizzazione del “Tubone”, uno dei progetti più importanti del Consorzio sul piano ambientale, in quanto destinato a scongiurare l’utilizzo delle acque inquinate da Pfas del Fratta Gorzone a scopi irrigui. L’intervento è iniziato nei Comuni di Cologna Veneta e Pressana con la posa di una condotta di adduzione, lunga circa 19 km che sarà in grado di collettare le acque del Canale L.E.B. ai sistemi irrigui dei distretti Guà, Monastero e Fratta, convogliando fino a 2.500 l/s di acqua destinati a una superficie complessiva di circa 8 mila ettari.
Ammodernamento parco mezzi
A seguito del completamento di gare d’appalto sono stati recentemente consegnati al Consorzio 3 nuovi mezzi d’opera, un escavatore cingolato HITACHI ZX210N-7 con braccio penetratore allungato, un escavatore gommato Volvo EWR 150 E, completo di lama posteriore e braccio penetratore lungo, un autocarro MAN TGM 15.250 con cassone trilaterale e gru idraulica.
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