Bonifica: interventi di miglioramento del deflusso delle acque su tutto il comprensorio del Consorzio
Presto al via i lavori che porteranno alla realizzazione della nuova idrovora Buoro ed è in corso di completamento una serie di interventi per la sistemazione delle sponde di molti canali grazie ai quasi quattro milioni di euro accordati dalla proroga dell’Ordinanza Vaia per il 2021
Un’importante serie di interventi sta per prendere il via ad appannaggio dei canali di bonifica del Consorzio Adige Euganeo. Si tratta di opere che riguardano sia il ripristino e di messa in sicurezza di ampi tratti della rete scolante, sia la realizzazione di nuovi impianti idrovori per il miglioramento del deflusso delle acque piovane.
Realizzazione della nuova idrovora Buoro
Sarà in grado di scolmare ben 2.100 litri di acqua al secondo nel Canale Gorzone
E’ il caso della recente aggiudicazione dei lavori che porteranno alla costruzione della nuova idrovora “Buoro”, nel Comune di Cavarzere, che sarà in grado di scolmare ben 2.100 litri al secondo nel Canale Gorzone, poco a monte dell’omonimo manufatto sostegno, e di apportare miglioramenti di bonifica idraulica in un bacino di circa 1.000 ettari. Il nuovo impianto potrà essere azionato in parallelo all’esistente impianto idrovoro “Gesia”, con scarico nel Canale dei Cuori, permettendo un alleggerimento delle portate d’acqua fluenti lungo il Canale dei Cuori e conseguentemente del nodo idraulico delle “Trezze” in località Cà Bianca di Chioggia, sversante in Laguna di Venezia, che interessano tutta la parte orientale del comprensorio del Consorzio di Bonifica Adige Euganeo. Contestualmente all’impianto idrovoro verrà realizzato un nuovo collettore di bonifica, in parte ricadente sul sistema dello scolo Viola.
I lavori partiranno ad ottobre e l’ultimazione è prevista entro novembre 2022.
Interventi di ripristino frane nella Fossa Monselesana
Stanno per essere ultimati, invece, i lavori previsti dal progetto denominato “Ripristino scarpate della Fossa Monselesana nei Comuni di Agna, Anguillara Veneta, Bagnoli di Sopra e Tribano” dell’importo complessivo di un milione 200 mila euro. Gli interventi prevedevano la sistemazione, con presidi di sponda, della “Fossa Monselesana Abbandonata” e della “Fossa Monselesana” per un’estensione complessiva di quasi 5.400 metri di sponda a seguito dei danni registrati durante gli eventi meteorici del 27 Ottobre – 5 Novembre 2018 che avevano compromesso la stabilità delle loro sponde. L’opera, affidata a seguito di procedura di gara ad evidenza pubblica, prevede 300 giorni per la durata dell’intervento. Tempi ed interventi che stanno per essere regolarmente rispettati e realizzati, garantendo così – ad una vasta area agricola su cui insistono colture specializzate, ai centri abitati e alle zone artigianali produttive del territorio – un corretto sistema di bonifica e una migliore sicurezza idraulica.
Interventi al Canale Altipiano, al Mandriazze e al Frattesina
La stessa natura di interventi e lo stesso impegno di spesa, ossia un milione e duecentomila euro, sono contenuti nei progetti approvati il 21 aprile e lo scorso 29 luglio inerenti rispettivamente al ripristino di alcuni tratti di sponda del Canale Frattesina, Mandriazze e della rete idraulica afferente nei comuni di Masi, Piacenza d’Adige, Sant’Urbano e Vighizzolo d’Este e di quelli del Canale Altipiano, nel Comune di Correzzola, al quale si aggiunge l’intervento di espurgo. Nello specifico del primo progetto il Canale Frattesina e Mandriazze risultano i principali collettori di bonifica per accumulare e convogliare le acque del bacino alla confluenza con il Fiume Fratta. Mentre il Canale Altipiano risulta un essenziale scolmatore, della lunghezza di circa 30 km in gran parte pensile, che permette il deflusso nella laguna di Venezia delle acque provenienti dalla parte occidentale dei Colli Euganei e del territorio pedecollinare, per una superficie complessiva di circa 9.000 ettari. Le opere di presidio in progetto si concentrano, sia in destra che in sinistra idraulica, nel tratto di circa 3580 m adiacente alla frazione di “Brenta d’Abbà” del Comune di Correzzola, partendo a circa 230 m a monte della Strada Comunale Via Castello e terminando in corrispondenza dell’intersezione con lo scolo consorziale Spinarella a circa 760 a monte dell’area umida di Cà di Mezzo.
Il Canale Frattesina e Mandriazze risultano i principali collettori di bonifica per convogliare le acque alla confluenza con il Fiume Fratta
La sistemazione delle sponde inserite in entrambi i progetti è di fondamentale importanza visto che risultano fortemente deteriorate da fenomeni erosivi. La tempestività degli interventi diventa basilare al fine di garantire una sufficiente sicurezza nei confronti del dissesto idrogeologico in aree di comprensorio vastamente depresse, a forte vocazione agricola e con aree residenziali ed artigianali-produttive.
Scarico Generale nei Comuni di Correzzola e Codevigo
Ultimo intervento, per il quale è già stato realizzato un progetto esecutivo dell’importo complessivo di un milione di euro, riguarda il ripristino delle scarpate del Canale di Scarico Generale nei comuni di Correzzola e Codevigo e Chioggia. I lavori prevedono la sistemazione, con presidi di sponda, di alcuni tratti del collettore di bonifica che convogli le acque del bacino Fossa Paltana alla confluenza dei fiumi Brenta e Bacchiglione. Le opere di presidio in progetto si concentreranno nel tratto, di circa 3500 metri, tra la confluenza del Canale Barbegara con il Canale Rebosola, a monte, e l’area umida Pallade, a valle, con particolare attenzione nel tratto di canale adiacente alla S.P.23. In alcune parti è previsto anche il ringrosso di parte dell’argine e la sistemazione di entrambe le sommità arginali con materiale riciclato e stabilizzato in modo da garantire la percorrenza degli stessi in sicurezza con i mezzi di manutenzione.