Mercato Ittico all’ingrosso di Chioggia, La capacità di guardare al futuro per dare concretezza al domani della pesca
Una nuova sala aste digitalizzata, un progetto di recupero del marine litter per la realizzazione di costumi da bagno plastic-positive e il sostegno dei pescatori e interventi alle banchine per migliorare le attività del porto
Dopo il fermo pesca durato dal 31 luglio al 6 settembre anche il Mercato Ittico all’ingrosso di Chioggia torna a proporre l’offerta completa dei suoi prodotti. Durante il periodo di blocco ai pescherecci, infatti, l’attività era stata ristretta alla piccola pesca e alla proposta del pesce non nazionale. Dunque l’attività torna a pieno regime e lo fa in una forma moderna e all’avanguardia in quanto il processo di vendita è stato completamente digitalizzato. Si tratta di una tecnologia all’avanguardia che permetterà alla struttura di diventare una vera e propria “borsa internazionale dell’ittico” e quindi un punto di riferimento sempre più importante nell’Adriatico.
La nuova sala aste del Mercato ittico di Chioggia si presta ad assolvere anche un ruolo civico ospitando convegni e iniziative cittadine
“Presto fisseremo la data per l’inaugurazione della nostra nuova sala aste – speiga il direttore del Mercato Ittico, Emanuele Mazzaro – in quanto è stata recentemente riattrezzata. Oggi i prezzi scorrono contestualmente alle vendite su un grande ledwall, il pesce viene visualizzato attraverso telecamere così che gli acquisti possono essere fatti anche a distanza e le operazioni di vendita vengono registrate nei database del Mercato stesso, garantendo tracciabilità e tutte le certificazioni di garanzia sulla qualità. Il nuovo sistema di produzione del prezzo ci permetterà di raggiungere una clientela sempre più internazionale e, in chiave ecologica, di ridurre gli accessi di camion e furgoni in città e quindi le fonti inquinanti, perché il pesce potrà essere spedito in ogni parte del mondo con mezzi e strumenti veloci e affidabili. E’ importante che il Mercato Ittico di Chioggia continui la sua marcia verso il futuro e lo faccia in modo sempre più sostenibile, garantendo una forma di rispetto alla sua risorsa, il mare, e confermi il proprio ruolo di preminenza nella filiera europea”.
Sempre in materia di sostenibilità anche un altro importante progetto sta prendendo il via. In questo caso si tratta di rispondere a uno dei problemi ambientali che maggiormente sono sotto l’attenzione dei media in questi anni, l’inquinamento di plastica dei nostri mari. “Si tratta di una proposta di valore – continua il Direttore – che ci è stata offerta da due giovani start up italiane, attori dell’economia circolare, che nascono con una forte vocazione sociale essendo entrambe società benefit. Nella fattispecie il loro progetto riguarda la trasformazione del “marine litter”, ossia i rifiuti recuperati dai pescatori in mare, in filato per la realizzazione di costumi da bagno ‘plastic-positive’ e materiale per la produzione di borracce”. Un modello circolare, in quanto con il ricavato viene sostenuta l’attività dei pescherecci e sollevati gli stessi pescatori da qualsiasi onere di responsabilità che ne derivi dallo smaltimento. In Italia la ‘pesca’ dei rifiuti è ostacolata da normative che assimilano i rifiuti marini ai rifiuti speciali; di conseguenza i costi e la responsabilità penale sono a carico di chi li raccoglie.
E per migliorare la vita dei pescatori anche quando gli pescherecci sono ormeggiati a Chioggia è stato firmato qualche settimana fa l’atto di concessione per le banchine portuali sul lato Lusenzo e San Domenico per sette anni. La concessione al Mercato Ittico è finalizzata alla loro risistemazione, in quanto, sfruttando un finanziamento regionale di circa 800 mila euro saranno sostituite le colonnine per l’approvvigionamento idrico ed elettrico, le bitte di ormeggio e recuperati vari tratti di banchina consumati dal tempo e dall’azione del mare.
“Anche in questo caso – conclude il direttore Mazzaro – il Mercato Ittico all’ingrosso si presta ad assolvere un importante ruolo civico, migliorando le strutture cittadine, e a offrire un servizio migliore alla propria marineria che in virtù dei suoi 300 pescherecci lo rende il primo mercato ittico all’ingrosso misto alla produzione d’Italia”.
Il primo mercato ittico all’ingrosso misto alla produzione d’Italia
Ogni giorno dallo stabilimento di via Poli transita il pesce pescato in mare, quello di laguna oppure quello allevato nelle valli del territorio. Oltre al fresco nazionale viene commercializzato anche quello estero, sia congelato che conservato o surgelato per un quantitativo annuo complessivo che supera le 11 mila le tonnellate, in buona parte commercializzate con aziende collegate con la grande distribuzione italiana, ma in parte destinate anche a raggiunge paesi esteri come Spagna e Germania. Il Mercato ittico all’ingrosso di Chioggia, dunque, è una realtà economica importante che primeggia a livello nazionale, ma che attraverso il Consorzio del Distretto Ittico di Rovigo e Chioggia, che fattura circa 800 milioni di euro l’anno, raggiunge una statura predominante a livello continentale essendo il primo in Europa.