Stappiamo i vini dedicati alla primavera

Cinque proposte per le grigliate e i pic-nic
“Non importa quanto freddo sia l’inverno, dopo c’ sempre la primavera” sostiene Eddie Vedder, il frontman dei Pearl Jam. Ed effettivamente la bella stagione è già alle porte insieme al suo bagaglio di aspettative legate al ritorno delle giornate piene di sole, di profumi nell’aria, di feste e ponti – quest’anno lunghi – del 25 aprile e del Primo maggio. Sì la primavera è come un ottimo vino bianco: dona freschezza, brio e tanti profumi di fiori. Crea convivialità e voglia di leggerezza che è giusto assecondare proprio quando il tema è quello dell’enologia. E dunque potevo esimermene? In verità no, e quindi nelle cinque proposte racchiuse nelle prossime righe, oltre alla consueta classificazione di un grande classico; di vino nuovo; di un vino social, di un vino raro e uno che rappresenta una promessa ho cercato di indicarvi qualche etichetta che possa abbinarsi bene alle grigliate primaverili o ai più leggeri e furtivi pic-nic. Un brindisi en plein-air, in alto i calici per sorridere al paesaggio ritrovato…
UN GRANDE CLASSICO
Brentino (Merlot e Cabernet Sauvignon) – Cantina Maculan – Breganze (VI)
Un grande vicentino, dal carattere forte e socievole
Maculan è una storica maison che si trova nel centro storico di Breganze. Nata alla metà degli anni ’40, da tre generazioni produce vini vinificando le uve, dei circa 40 ettari di vigneto, che maturano sulle colline ai piedi dell’Altopiano di Asiago, baciate da un clima prevalentemente mite che ne favorisce la rigogliosità. La filosofia della cantina è quella di coniugare l’antica tradizione con la tecnica enologica innovativa, evidentemente una scelta vincente visto che i suoi vini sono conosciuti e apprezzati in tutto il mondo. E’ il caso del “Brentino” Breganze DOC (Merlot 55% e Cabernet sauvignon 45%) affinato per metà in acciaio e metà in barrique di rovere francese per un anno. Si presenta di un bel rosso rubino con riflessi granati dovuti al passaggio in legno. Al naso spiccano le note di frutta rossa matura e a seguire quelle tostate e di spezie. Al palato è caldo, avvolgente e rotondo. Buona la sapidità per un vino di buon corpo e la persistenza al retrogusto. Il “Brentino” presenta le caratteristiche di un vino con una certa struttura, ma anche ideale da pasto di tutti i giorni. Si abbina a primi piatti con sughi di selvaggina, arrosti, grigliate di carne rossa . Va servito sui 20°C su calcici ballon anche medi, avendo l’accortezza di stapparlo almeno un’ora prima della degustazione.
UN VINO NUOVO
Recioto di Gambellara DOCG 2018 Spumante dolce Metodo Classico Azienda Agricola Virgilio Vignato – Gambellara (VI)
La bollicina che esprime la mineralità vulcanica dei suoli
Questo spumante dolce Recioto di Gambellara DOCG ottenuto da uve Garganega è per certi versi un vino unico nel suo genere e per questo lo considero nuovo. Si tratta, infatti, di un metodo classico, da uve appassite che subiscono la classica vinificazione in bianco, successiva rifermentazione in bottiglia e maturazione sui lieviti per 12 mesi, che costituisce un fiore all’occhiello per l’azienda agricola Virgilio Vignato di Gambellara. Realtà produttiva di lunga storia, potendo contare su un’attività ininterrotta da oltre 60 anni e che oggi può contare sulla terza generazione di vignaioli, animati dallo amore e dalla stessa passione del fondatore Vincenzo. Del resto il vitigno garganega è il grande protagonista dell’area berica, donando vini secchi e dolci, capaci di esprimere tutta la mineralità vulcanica dei suoli, come nel caso di questo Recioto dal colore giallo paglierino e dalla bollicina fine e persistente. Al naso esprime sensazioni di frutti maturi e fiori gialli, unite a delicate note di pan brioche e minerali, in bocca invece spicca una vena dolce, ravvivata da una vibrante acidità. Vino dalla gradazione alcolica sui 10% va servito su 8-10°C. Da abbinare a dessert alla frutta oppure con la pasticceria secca.
UN VINO SOCIAL
“Stilrose” Riviera del Garda Classico Chiaretto DOC 2021 – Azienda Santa Margherita – Fossalta di Portogruaro (VE)
Un brioso rosato a base Groppello della zona del Garda
Cantina sorta a metà degli anni ’30 che produce vini in un territorio che va’ da Conegliano-Valdobbiadene all’Alto Adige. Dal secondo dopoguerra si caratterizza per i suoi DOC meno strutturati, ma tuttavia di grande piacevolezza, in grado di accompagnare una cucina via via sempre più leggera e salutistica. Questo gradevole e brioso rosato prodotto nella zona del Garda a base Groppello (prevalente), Sangiovese Marzemino e Barbera, viene vinificato con una leggera macerazione di 10-12 ore e l’assemblamento prima dell’imbottigliamento. Al naso evidenzia sentori floreali di rosa canina, fragoline di bosco e buccia di arancia. Le suadenti note olfattive trovano al palato una freschezza gustativa resa vibrante da una sapidità che ne completa il sorso condito da un ritorno di frutti di bosco e spezie dolci. Ideale come aperitivo e convivialità, ben si abbina a molti antipasti e bocconcini appetitosi della tradizione italiana, a base di affettati o di pesce. Compagno cromatico ideale per le preparazioni come gamberetti o salmone, si esalta persino su molti piatti speziati della cucina orientale. Servire fresco, sui 10-12 °C.
UN VINO RARO
RECANTINA ASOLO MONTELLO DOC 2021 – Biologico – Azienda Agricola Bresolin – Crespignaga di Maser (TV)
L’autoctono ritrovato. Una gioia per i winelovers
Questa bottiglia oltre ad un ottimo vino contiene una bella storia da raccontare: la Recantina, infatti, è un vitigno autoctono del trevigiano, zona Castelfranco Veneto, Asolo, Treviso, che ha corso serio il rischio di scomparire. Per fortuna nostra e la gioia dei winelovers è stato salvato da una decina di viticultori che si sono occupati del suo recupero, oggi trova coltivazione su 10 ettari di superficie, e del suo rilancio. Perderlo sarebbe stato un vero peccato, anche perché ha alle spalle 4 secoli di storia e una reputazione di tutto rispetto, essendo stato il rosso più coltivato in quelle terre. Dunque, degustare la Recantina oggi è come assaggiare un sorso di storia, un prodotto particolare e raro capace di regalare intense emozioni. Ho avuto modo di degustare la vendemmia 2020 lo scorso autunno alla rassegna “Rosso Bordò” e devo dire che il suo bel colore violaceo, segno di una buona struttura polifenolica, caratteristica dei vini antichi, mi ha subito rapito. Al naso i sentori di amarena e ribes mi hanno inebriato, mentre al palato sono stati il buon corpo e il perfetto equilibrio a convincermi del serio rischio che avremmo corso con la sua perdita. Ottimo in abbinamento con carni elaborate (coniglio in umido, altri stufati), la grigliata di carne, i formaggi prevalentemente stagionati. Va servito sui 20°C e sarebbe opportuno stapparlo almeno mezz’ora prima di degustarlo.
UN VINO PROMESSA
Cabernet Sauvignon Montello e Colli Asolani DOC 2019 – Azienda Agricola Loredan Gasparini – Volpago del Montello (TV)
Un vino corposo e tannico dell’identità trevigiana
Azienda Agricola situata nella zona del Montello, tra Venegazzù e Volpago, terra dalle profonde radici storiche, tanto che la tenuta è stata di proprietà dei diretti discendenti dei Dogi di Venezia: Gasparini e Loredan. Dai primi anni ’70, tuttavia, la proprietà è passata a Giancarlo Palla che nei suoi attuali 60 ettari di superfice vitata è riuscito ad ottenere l’unica “Sottozona” di Venegazzù all’attuale DOC. Dalla sua cantina spicca questo Cabernet Sauvignon, affinato per 12 mesi in grandi botti di rovere, che rappresenta la diretta espressione del territorio del Montello, essendo realizzato con un vitigno acclimatato ormai da tempo, che ne conferma tutto il suo carattere e la sua vocazione. Brilla il suo colore rosso rubino molto intenso, spiccano i profumi di frutti di bosco, pepe nero e liquirizia. In bocca è molto morbido e fresco, con un tannino elegante arrotondato dal corpo. Ottima persistenza, dal finale minerale. Un vino corposo e tannico che si sposa perfettamente ai primi piatti con sughi proteici, carni rosse e formaggi stagionati. Va servito sui 20°C e sarebbe opportuno stapparlo almeno mezz’ora prima di degustarlo.