“COME LE STROPE” Storie di ambientalismo nel Veneto e nella bassa padovana

EkoPark Festival si apre con la presentazione in anteprima del libro in cui giornalisti, scrittori, sindacalisti e docenti universitari e tante realtà associative del territorio della Bassa padovana, sono stati chiamati a collaborare nel difficile compito di descrivere le contraddizioni del modello veneto di sviluppo dal punto di vista ambientale, basandosi su fatti storici. Il volume è a cura di Francesco Miazzi, perno e anima del Comitato Lasciateci Respirare di Monselice e pubblicato da Tracciati editore
L’appuntamento è venerdì 25 agosto alle ore 21.00 al Parco Buzzaccarini di Monselice con la presentazione, che dà il via ad EkoPark Festival, di un libro dedicato a tutte le persone che si sono battute e che continuano a farlo in vari modi per salvare le loro radici per fermare la devastazione ambientale e per consegnare alle generazioni future un mondo che permetta di vivere in armonia con la madre terra.
Francesco Jori, Renzo Mazzaro, Gianfranco Bettin, Fulvio Ervas, Gianni Belloni e Alessandro Tasinato, con i loro contributi ci aiutano a capire come sia cambiato il Veneto in questi ultimi cinquant’anni, quale sia stato il tributo in termini di salute, risorse e paesaggio che abbiamo dovuto pagare per essere
definiti “locomotiva del Nordest”, quali trasformazioni hanno portato nella convivenza sociale i cosiddetti fenomeni come l’infiltrazione mafiosa, la corruzione, l’immigrazione.
Un libro che raccoglie e ricostruisce alcune battaglie ambientali nella bassa padovana come quelle che hanno portato alla Legge Romanato – Fracanzani del 1971, per la chiusura delle cave nei Colli Euganei, il primo vero esempio di tutela del patrimonio ambientale e del paesaggio, o quelle per la chiusura dell’inceneritore di Schiavonia, le iniziative contro il nucleare e l’installazione dei missili a Comiso, la nascita del Parco Regionale dei Colli Euganei, lo scontro sulla presenza dei cementifici, insieme ai racconti delle tante esperienze associative sorte e operanti in questi decenni nella bassa padovana: Italia Nostra, Legambiente, WWF, La Vespa, il Moraro. Non mancano le altre voci dai territori sorte su problematiche specifiche come il Comitato contro le “Antenne del Monte Cero”, il Comitato “La nostra Terra”, costituito per contrastare il nuovo Centro Commerciale di Due Carrare, il Comitato “No reflui speciali” sorto in opposizione alla Discarica di Sant’Urbano, il Comitato Lasciateci Respirare di Lozzo Atestino attivo per fermare l’ampliamento degli allevamenti intensivi, il gruppo delle Mamme NOPFAS di Montagnana impegnate nella denuncia e nel contrasto al più grande inquinamento dell’acqua in tutto il basso Veneto.