Il caffè freddo, tutta un’altra storia

Non sono chiare le origini di questa bevanda, ma sicuramente i mesi estivi sono quelli in cui se ne sente maggiormente il bisogno
Nel calendario di tutti gli amanti del caffè, i mesi estivi sono un momento particolare, un’occasione in cui si dà sfogo alla propria creatività sperimentando tantissime ricette con protagonista principale il caffè.
Chi non ha mai sperimentato un fresco caffè nelle calde giornate? Magari in spiaggia sotto un colorato ombrellone gustando una fresca e deliziosa crema al caffè?
Oggi siamo più esigenti, sempre alla ricerca di sapori unici e diversi che ci stupiscano; il caffè caldo è ormai ben conosciuto e diffuso, ma il caffè freddo è ancora da scoprire in tutte le sue varianti e personalizzazioni, gustarlo ci porta a scoprire un sapore rinnovato e speciale che appaga tutti i sensi.
Quali sono le origini di questa antica usanza estiva?
Se le origini della bevanda a base di caffè e la sua diffusione dall’Etiopia è fatta risalire circa al 1400, anche il caffè freddo, o con ghiaccio, vanta una storia altrettanto lunga. Pochissimi sono i testi scritti e pressoché nessuna è la testimonianza che attribuisca l’origine al caffè freddo. Come nelle più affascinanti tradizioni gastronomiche della storia, per ricostruire il percorso di questa preparazione si deve fare affidamento a racconti e ricette tramandate da generazioni, che si sono poi diffusi nel tempo fra i diversi popoli con varianti e interpretazioni diverse a seconda dell’epoca e della cultura.
Alcuni sostengono che i primi a bere il caffè freddo siano stati gli abitanti di Valencia nel Seicento, con il tradizionale “cafè del tiempo”
Diverse e combattute sono le ipotesi della sua paternità; alcuni sostengono che i primi a bere il caffè freddo siano stati gli abitanti di Valencia nel Seicento, con il tradizionale “cafè del tiempo”. Secondo altri invece la prima comparsa del caffè ghiacciato si ha ben due secoli dopo, nel lontano Vietnam. Ma la paternità potrebbe addirittura risalire anche al 1840, dove il primo vero caffè, in versione fredda chiamato Mazagran, veniva servito ai soldati francesi in Algeria.
Dalla Spagna al Salento, dal Seicento ai giorni nostri, il caffè freddo rappresenta la bevanda ideale da gustare a qualsiasi ora in una calda giornata estiva; ci si concede una rigenerante e rinfrescante pausa appagando con soddisfazione anche il palato più esigente e donando un carico di energia.
I METODI DI ESTRAZIONE
Il caffè freddo si può ottenere con qualsiasi metodo e tipo di caffè, ma per ottenere un estratto aromatico ed equilibrato esiste una miscela di caffè dedicata, in genere composta da chicchi della varietà arabica.
Nato nel 1832 il cold drip o cold brew è il metodo più conosciuto per l’estrazione fredda del caffè. Il cold brew o cold drip è un metodo di estrazione a freddo che richiede tempi molto lunghi (almeno 7/8 ore). Lo strumento utilizzato è piuttosto scenografico, si compone di tre parti: una superiore in vetro dove viene posizionata l’acqua fredda, un contenitore centrale per il caffè macinato e una caraffa inferiore per raccogliere il prodotto finale. Il caffè viene attraversato dall’acqua una goccia alla volta, tramite percolazione di circa 8 gocce d’acqua ogni 10 secondi.
Per ottenere il caffè le gocce passano attraverso la polvere del caffè, catturandone le caratteristiche, gli aromi e le sostanze tipiche. Questo caffè ha una shelf life (tempo di conservazione) che consente di prepararne anche grandi quantità alla volta; un caffè estratto con questo metodo si conserva infatti fino a 2/3 giorni in frigorifero.
IL CAFFE’ FREDDO NEL MONDO
Se si parla di caffè freddo si devono assolutamente citare le preparazioni che hanno contribuito alla sua diffusione: il caffè del tiempo, Cà phè dà e il cafè Helado.
Il “cafè del tiempo” (SPAGNA)
Oggi questa preparazione è uno dei drink estivi analcolici più richiesti e apprezzati al mondo. La sua ricetta è molto semplice e richiede pochi ingredienti: un caffè lungo preparato con una miscela di ottima qualità, una fettina di limone o arancia, cubetti di ghiaccio e zucchero semolato a piacere.
Per prima cosa preparate il caffè con la moka, se trovate in commercio un monorigine Arabica che sa offrire nella sua estrazione aromi floreali e fruttati il risultato finale sarà travolgente.
Versate il caffè in una tazzina e lasciate raffreddare. Versare successivamente i cubetti di ghiaccio in un bicchiere alto (tumbler) o medio e guarnite con una fettina di limone o arancia e per ultimo il caffè lungo.
Il “Cà phê đá” e il “Cà phê sữa đá” (VIETNAM)
Il Vietnam è uno dei paesi maggior produttori della varietà robusta, e come tale vanta diverse preparazioni gourmet tra cui il caratteristico caffè freddo. In questo paese il caffè freddo si può trovare ovunque, nei bar, per strada e nei ristoranti. La preparazione del caffè richiede ritmi lenti e l’attesa è ripagata dal piacere di una bevanda ricca di aromi e note di mandorla, grazie al burro di cacao usato durante la tostatura dei chicchi. Servito freddo o con ghiaccio, arricchito con una crema di uovo crudo e latte condensato a seconda delle caratteristiche, il caffè vietnamita può essere:
Il Cà phê đá è il corrispettivo del nostro caffè nero, al quale viene aggiunto dello zucchero a piacere; Il Cà phê sữa đá, invece, si ottiene dalla percolazione del caffè tostato con una macinatura grossolana mediante un filtro tipico vietnamita in metallo con l’aggiunta di latte condensato; il Cà Phê Đen đá è un caffè nero ottenuto mediante percolazione con successiva aggiunta di cubetti di ghiaccio.
Il “cafè Helado” (CILE)
Un tradizionale caffè che si ottiene unendo un caffè espresso, polvere di caffè macinata, crema chantilly, cannella, vaniglia, dulce de leche e frutta secca (mandorle o nocciole). Questo caffè dolce e aromatico è una delizia per il palato.
E in Italia? Possiamo trovare diversi prodotti di caffetteria, ma i più famosi sono: il caffè con ghiaccio, il caffè shakerato e la crema al caffè.
Come sperimentare il caffè freddo a casa? Tutti in estate, almeno una volta abbiamo provato a preparare un caffè freddo. Le ricette variano di regione in regione e di paese in paese ma di fondamentale importanza è la scelta di un ottimo caffè.
Il caffè casalingo con l’intramontabile moka è molto diffuso tra studenti, lavoratori e tra gli appassionati escursionisti. La preparazione è consueta e tradizionale; si preparano 2/3 moka e alla fuoriuscita si trasferisce il caffè estratto in una caraffa, si ripone in frigo per tutta la notte. E il giorno dopo? Riserverà un ottimo risveglio o pausa pomeridiana.
Mentre una variante dopo pasto è l’aggiunta di un distillato aromatico in un bicchiere ghiacciato.
E ora?
Andiamo a preparare un ottimo caffè freddo.