Gara del Salame, l’Hostaria Zanarotti incorona Carlo Arzenton
La tredicesima edizione è stata ad appannaggio della qualità e come sempre è stata una festa
Tradizione! E’ la parola d’ordine necessaria per raccontare un’iniziativa che all’Hostaria Zanarotti di Montagnana si perpetua ormai da 13 anni. Stiamo parlando della Gara del Salame, ossia la competizione che di anno in anno mette sotto i palati di una preparata giuria le migliori fette della produzione locale, rigorosamente di casa!
Niente prodotti industriali, quindi, perché si tratta di una faccenda che riguarda il passato genuino di questa terra, ossia con quelle antiche pratiche, che appunto definiamo tradizione, nelle quali sono codificate tutte quelle attività che un tempo, per l’uomo di queste parti, erano fondamentali per adattarsi al suo ambiente e sopravvivere. La carne del maiale, infatti, era tra le poche che i nostri contadini avevano a disposizione e i salami l’espediente per estendere questa disponibilità anche al di fuori del periodo di macellazione dell’utile animale.
Se pensiamo che il salame sostituisce, tra i metodi di conservazione, il frigorifero, possiamo ritenerlo un prodotto della tecnologia. Del resto come non definire “tecnica” l’insieme delle conoscenze necessarie per trattare con la giusta premura la pregiata materia prima, le alchimie semplici ma precise dell’impasto e gli importantissimi tempi e modi della conservazione? Aspetto, forma, sapore, palatabilità e stagionatura, dunque, sono stati gli elementi che la giuria ha considerato nello stilare la classifica dei 15 salami in competizione.
Il responso è arrivato solo dopo un secondo giro di degustazioni ed è riuscito anche a fare giustizia, in quanto ad aggiudicarsi il premio realizzato da Davide Tavellin, la rappresentazione scultorea di una mano a simboleggiare l’assoluto “hand made” dei salami in competizione, è stato Carlo Arzenton al quale, in passato, la vittoria era sempre sfuggita di un soffio. Seconda piazza per Filippo Pieropan, altra figura esperta del settore, e piazza d’onore per Lucio Tecchiato che aveva fatta sua l’edizione dello scorso anno.