Boccadoro: un menù che cambia con la stagione, ma saldo sulla tradizione

La famiglia Piovan da 45 anni propone la propria idea di ristorazione fondata sulla qualità delle materie prime, la genuinità delle produzioni e l’eleganza dell’ospitalità
Il Ristorante Boccadoro di Noventa Padovana è un punto fermo sulla cartina geografica della ristorazione veneta, una stella polare per chi cerca il conforto dei buoni piatti della tradizione e allo stesso tempo è disponibile a farsi intrigare e aggiornare sulle nuove tendenze dei sapori. Perché qui passato e presente viaggiano paralleli, indissolubilmente legati da una filosofia che non è mai venuta meno lungo tutti i 45 anni di storia del locale: la costante ricerca di materie prime di qualità e un’ospitalità che, attraverso i 90 posti in sala, accoglie il cliente facendolo sentire parte di un mondo di sapori e di tradizioni.
Così anche per la realizzazione del menù che andrà a prendere il posto dell’offerta estiva, la scelta dei prodotti di stagione sarà minuziosa, quotidiana, tanto tra i banchi del mercato all’ingrosso di Padova come da quelli degli allevatori del territorio per le carni bianche e rosse. Un posto di riguardo avrà il pesce, perché storicamente Noventa, attraverso il Brenta e il Piovego, è stata e continua ad essere il punto di incontro tra la laguna veneziana e l’entroterra padovano.
E di sicuro troveranno posto tutti quei sapori che fanno dell’autunno il trionfo dell’abbondanza: dalla zucca mantovana ai funghi, porcini, finferli e ovuli, per diventare condimenti speciali per paste rigorosamente fatte in casa, come i celebri bigoli rustici, insieme ai piatti che hanno reso celebre Boccadoro come il baccalà, la pasta e fagioli o la “galina imbriaga”, vera identità del locale, tanto da essere l’immagine che campeggia dal Piatto del Buon Ricordo.
Perché al Boccadoro con il menù degustazione, dedicato ai piatti storici e a quelli di stagione, ci si può portare a casa un piccolo souvenir, un oggetto da collezione, un pezzo dell’identità del locale. E sempre assecondando il calendario dalla carta delle pietanze, non ci si può far scappare i dolci, anch’essi figli della maestria del pasticcere di casa e non dell’industria dolciaria. Un discorso a parte meritano anche i vini, la cantina è fornita con oltre 450 etichette, dalle migliori produzioni del territorio veneto alle bottiglie importanti del buon bere internazionale, ma la cosa interessante è che la cantina è visitabile, ed è un luogo veramente suggestivo.