Croigel, il buon pane genuino e fragrante

Da cento anni un pane realizzato con una ricetta tradizionale, perché il prodotto buono deve saper trattenere almeno un breve soffio di vento del suo luogo di origine
Buono come il pane. Lo si dice per esprimere le genuinità del carattere, l’anima leggera, la bellezza essenziale delle cose semplici. Il pane, insomma, tira in ballo i valori primari, come il sapore originale della terra o i sentimenti che tengono insieme una famiglia. Il pane potrebbe essere un metro o una bilancia per misurare o pesare il tempo, perché se è vero che le epoche passano il suo sapore deve rimanere sempre quello … semplicemente buono. Non è solo una questione di gusto, è un fatto di memoria e quella della Croigel di Conselve porta registrati gli ultimi 106 anni. Raccoglie infatti 4 generazioni, quattro passaggi da padre in figlio, che a partire da un forno nel piccolo borgo di Conselve hanno costruito la propria storia proprio con il pane, attraversando il Novecento e il nuovo millennio e tutti i cambiamenti che ogni modernità, compresa la globalizzazione, ha portato anche a tavola, ma rimanedo fedeli alla propria filosofia del pane.
Convinti che la custodia dei luoghi, la salvaguardia delle tradizioni siano parte integrante della “visione” dell’agroalimentare, ossia di quel motore del cambiamento oggi più che mai necessario, perché un’idea nobile del prodotto della campagna è indispensabile per accendere il domani e per contrastare la logica della ricetta apolide, del protocollo seriale, della prospettiva meramente mercantile.

Massimiliano Garbin, quarta generazione alla guida dell’azienda di famiglia. Da un piccolo forno nel centro di Conselve ad una grande azienda che produce pane a livello nazionale mantenendo saldi valori come la qualità delle materie prime, meglio se locali, artigianalità nella lavorazione, e attenzione per la salute
Per questo nel pane di Croigel è rimasto il sapore del territorio: le farine di tipo 1 sono ancora quelle ottenute dal frumento che cresce nel circondario di Conselve, lavorate del mulino padovano Agugiaro & Figna, l’olio quello delle vicine alture Euganee, il lievito madre per una lievitazione lunga e il sale di grotta, perché quello marino ormai è inquinato dalle microplastiche. Niente additivi, niente emulsionanti perché il pane buono deve saper trattenere almeno un breve soffio di vento del suo luogo di origine e quindi avere un’etichetta corta e una lavorazione manuale. Per questo i processi di lavorazione e il taglio qui sono ancora fatti dall’uomo, anzi da mani femminili perché la resilienza al passato è rimasta fin nel dettaglio della sensibilità che può essere espressa solo da una donna. La lievitazione avviene su assi di legno, per far respirare il prodotto, lo scrupolo salutistico è stato esteso alla presenza di sale: via via diminuita sensibilmente all’interno degli impasti.

PanVeneto, il pane prodotto con solo farine tipo 1 ottenute da grani veneti, lievito madre naturale, olio extravergine di oliva D.O.P. Veneto Colli Euganei e Berici e con solo l’1,4% di sale di grotta. Un pane ancora realizzato a mano, pensato per la salute del nostro corpo e per tenere insieme le eccellenze del territorio in un alimento quotidiano
Un prodotto pensato per tutti, rispettoso delle tipicità regionali italiane, commercializzato surgelato attraverso la grande distribuzione, perché la sfida accolta oggi da Croigel è quella di portare in tavola la bontà del pane artigianale appena sfornato, a tutte le ore.