Il ristorante “La Torre” di Monselice vince il premio “Cucina Identità del Territorio”
Abbiamo eletto il ristorante che nel corso del 2016 meglio ha rappresentato i sapori e la tradizione enogastronomica della Bassa Padovana e dintorni. Quasi il massimo dei voti per l’impiego in cucina delle materie prime locali, la stretta osservanza alla stagionalità, la rielaborazione della tradizione secondo fantasia e creatività, l’accoglienza, l’abbinamento ai vini e ovviamente il rapporto qualità prezzo.
Il 25 gennaio scorso la nostra redazione ha assegnato il Premio Cucina Identità del Territorio al ristorante La Torre di Monselice. Il rinomato locale gestito da ormai quasi quarant’anni da Norberto Gallo e Franca Borin, con in cucina il consolidato duo formato da Francesco Milan Albertin e Fabrizio Maggio, ha ottenuto i voti più alti nella pagella redatta sul nostro magazine dal giornalista Renato Malaman, tra i sei selezionati quest’anno. Nel corso del 2016, infatti, il noto enogastronomo ha visitato i ristoranti della Bassa Padovana e dei territori limitrofi per presentarne una recensione e una scheda valutativa sulla qualità dei piatti in offerta, ma anche, e soprattutto, la loro attitudine ad essere immagine del territorio.
I parametri usati per il voto – del resto – non poetavano che essere quelli che usiamo in redazione con il giornale, ossia premiare chi fa conoscere e apprezzare la storia e la cultura della nostra terra insieme a quanto di meglio essa produce. Da qui l’idea di un premio identità che proporremo anche per i prossimi anni. E a portare in alto il punteggio del ristorante La Torre di Monselice sono stati, appunto, il largo impiego in cucina delle materie prime locali, la stretta osservanza alla stagionalità, la rielaborazione della tradizione secondo fantasia e creatività, l’accoglienza, l’abbinamento ai vini e ovviamente il rapporto qualità prezzo, per i quali Renato Malaman ha espresso quasi il massimo dei voti. Dei trenta alberelli (simbolo della testata) a disposizione per esprimere la valutazione, solo due non sono stati assegnati ma, forse, solo per ricordare a tutti che la perfezione non esiste.